Bloccare Facebook, no dico, ma sei serio?

Bloccare Facebook è davvero necessario? Perché mai dovreste farlo? Diciamoci la verità uno dei più attivi ladri di tempo del giorno d’oggi è senza dubbio Facebook: il social network di Palo Alto è certamente uno dei primi indiziati nel momento in cui andiamo a cercare l’assassino, colui il quale ammazza costantemente la nostra produttività e la nostra efficienza sul lavoro.

Ero al telefono con uno dei miei più cari amici, uno di quelli con cui parli di qualsiasi cosa dalla banalità ai profondi discorsi esistenziali, tra i vari argomenti abbiamo toccato anche la produttività e la necessità di avere giornate da 48 ore, per riuscire a portare a casa gli obiettivi della giornata. Ma è davvero così? Abbiamo davvero bisogno di giornate da 48 ore?

Dalla riflessione all’azione.

Sono anni che penso e rifletto, rifletto e penso. Ho letto molto nel campo della crescita personale, da “americanate” abbastanza prive senso fino a filosofie vecchie 4.000 anni, sono arrivato ad una conclusione: amiamo prenderci per il culo. Non a vicenda, con il tuo prossimo più vicino, ma amiamo prendere per il culo proprio noi stessi (hai presente la vocina che senti nella testa, ogni 5 secondi? Esatto lei.).

Diretta conseguenza di questa riflessione è comprendere che fare le giuste valutazioni, progettare e pianificare è importante, ma se rimangono ragionamenti fini a se stessi sono utili come una forchetta nella minestra. Agire resta fondamentale.

Ok, ti ho letto fin qui… ma Facebook cosa c’entra?

Mi sono lasciato prendere la mano, perdonami che è uno dei primi post del blog (sembra assurdo visto che lavoro il tale ambito da una decina d’anni), tornando al bloccare Facebook: riflettevo su quanto tempo passo sul social network… e sono giunto alla conclusione che è decisamente troppo. Sia chiaro, questo non è un post da detrattore, fanboy rinnegato, su Facebook ci lavoro, gestisco inserzioni per clienti, frequento gruppi inerenti ad argomenti per la mia professione molto utili, utilizzo Messenger per comunicazioni importanti, ma troppo spesso mi sono trovato ad aprirlo, perdermi in un buco nero da feed notizie di 20 minuti e dimenticarmi, il motivo per il quale mi ero connesso (es.: mandare un messaggio riguardo all’attività lavorativa del momento).

Ti suona familiare? Il risultato è davvero un disastro: 20 minuti buttati nel cesso e perdita di focus sull’attività lavorativa.

L’unica vera ricchezza è il tempo.

Sono fermamente convinto che il tempo sia l’unica, vera, ricchezza che abbiamo, così come sono altrettanto convinto che non abbiamo alcuna consapevolezza in merito… ne sprechiamo una tale quantità che nei pochi barlumi di lucidità non possiamo che nascondere tale consapevolezza, per non essere divorati da rimpianti e rimorsi. Bloccare Facebook o almeno limitarne l’utilizzo significa ridurre lo spreco di questa preziosissima risorsa.

Si, ok, ma l’azione?

Per lavoro sono davanti al computer o con un dispositivo elettronico (iPad, iPhone) in mano per la maggior parte della mia giornata, la probabilità che Facebook ha di rapire la mia attenzione sono decisamente elevate, ecco due piccoli accorgimenti per limitare i danni, a seconda del dispositivo utilizzato.

Mentre sei al lavoro al PC/MAC

Utilizzo Chrome come browser, poiché sono molto legato ad alcune estensioni, che lo rendono a mio avviso abbastanza imprescindibile. Una di queste, scoperte di recente è: GO FUCKING WORK. Già il nome è uno spettacolare incipit: l’applicazione consente di inserire molto semplicemente l’url dei siti “ladri di tempo”, che possa essere Facebook o Repubblica, nel momento in cui cerchiamo di raggiungerli ci offende (su… su… un po’ di autoironia gente) e ci ricorda che siamo al lavoro e non dobbiamo buttare via tempo. Come accennato precedentemente su Facebook ci lavoro, soprattutto per quanto riguarda campagne marketing ed ADS per i clienti, in questo caso ho inserito l’url della piattaforma di gestione delle ADS nella whitelist, in questo modo posso vederla senza ricevere insulti.

Inoltre cliccando sull’icona (del dito medio) che appare accanto alla barra degli indirizzi di Chrome è possibile mettere in pausa l’App e ritagliarti i tuoi 5/10 minuti di vuoto mentale.

Che aspetti? Scarica GO FUCKING WORK per Chrome ed inizia ad essere più produttivo (operazione trasparenza: non ci guadagno una mazza).

Mentre sei da iPhone o in ogni caso da smartphone

Ho scaricato le App di gestione inserzioni e quella di gestione dei gruppi di Facebook, oltre ovviamente l’omni presente Messenger, in modo da poter gestire le attività necessarie al lavoro, ma tenendo lontano il famelico buco nero del feed notizie di mamma Facebook.

E l’App di Facebook? Ti starai chiedendo: “sei stato così temerario da cancellarla?” Non esageriamo: l’ho spostata nell’ultimissima schermata, lontana dalla home, da sola, in quarantena. Un piccolo gesto, semplice da fare, ma che allontana l’automatismo dell’apertura dell’App, il solo fatto di doverla andare a cercare, scorrere 3/4 volte per pescarla e tapparla, ti consente di pensare: è davvero necessario aprire Facebook in questo momento?

La risposta è banale: NO.

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